I partigiani russi annunciano di aver iniziato una battaglia contro Putin, lanciando dei raid al confine tra Russia e Ucraina.
Escono allo scoperto i “partigiani russi” di Freedom of Russia, che annunciano su Telegram di aver imbracciato le armi per “difendere la libertà”. Sui social scrivono: “A differenza degli zombi di Putin, non tocchiamo i civili e non li usiamo per i nostri scopi”.
Con diversi messaggi e video su Telegram, i partigiani russi annunciano di aver messo le loro bandiere nelle località di Bezlyudovka, Churovichi e Lyubimovka, nelle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk. La resistenza armata va dritta contro Vladimir Putin: dopo aver oltrepassato il centro abitato di Gora-Podol, i miliziani hanno attaccato Grayvoron e si preparano a proseguire in autonomia.
L’appello dei partigiani russi
“Cittadini della Russia, siamo russi come voi. L’unica differenza è che non vogliamo più giustificare le azioni dei criminali al potere e vogliamo che la dittatura del Cremlino finisca. Le prime bandiere di una Russia libera all’alba sulle città liberate’”, dice la resistenza nel video.
An organization calling themselves “Freedom of Russia Legion” published a video on their Telegram channel.
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) May 22, 2023
“The time has come to put an end to the Kremlin dictatorship! Be brave and have no fear because we are coming home! Russia will be free!” They said after criticizing… pic.twitter.com/9a7p31em82
Il Corpo dei volontari russi e della Legione della libertà della Russia, che sostengono di avere messo a segno diversi raid sul territorio russo, chiedono nel loro appello alla popolazione delle regioni di confine con l’Ucraina di “restare a casa, non opporre resistenza e non avere paura”.
“Non siamo vostri nemici”, scrivono su Telegram, “a differenza degli zombie di Putin, noi non tocchiamo i civili e non li usiamo per i nostri scopi. La libertà è vicina. Vi daremo altri dettagli a breve”.