Partigiani russi contro Putin: "Non giustifichiamo crimini al potere"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Shock in Russia, raid nelle città da parte dei “Partigiani”: «Vogliamo che la dittatura del Cremlino finisca»

Vladimir Putin

I partigiani russi annunciano di aver iniziato una battaglia contro Putin, lanciando dei raid al confine tra Russia e Ucraina.

Escono allo scoperto i “partigiani russi” di Freedom of Russia, che annunciano su Telegram di aver imbracciato le armi per “difendere la libertà”. Sui social scrivono: “A differenza degli zombi di Putin, non tocchiamo i civili e non li usiamo per i nostri scopi”.

Vladimir Putin
Vladimir Putin

Con diversi messaggi e video su Telegram, i partigiani russi annunciano di aver messo le loro bandiere nelle località di Bezlyudovka, Churovichi e Lyubimovka, nelle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk. La resistenza armata va dritta contro Vladimir Putin: dopo aver oltrepassato il centro abitato di Gora-Podol, i miliziani hanno attaccato Grayvoron e si preparano a proseguire in autonomia.

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L’appello dei partigiani russi

“Cittadini della Russia, siamo russi come voi. L’unica differenza è che non vogliamo più giustificare le azioni dei criminali al potere e vogliamo che la dittatura del Cremlino finisca. Le prime bandiere di una Russia libera all’alba sulle città liberate’”, dice la resistenza nel video.

Il Corpo dei volontari russi e della Legione della libertà della Russia, che sostengono di avere messo a segno diversi raid sul territorio russo, chiedono nel loro appello alla popolazione delle regioni di confine con l’Ucraina di “restare a casa, non opporre resistenza e non avere paura”.

“Non siamo vostri nemici”, scrivono su Telegram, “a differenza degli zombie di Putin, noi non tocchiamo i civili e non li usiamo per i nostri scopi. La libertà è vicina. Vi daremo altri dettagli a breve”.

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ultimo aggiornamento: 22 Maggio 2023 17:08

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